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Notizie e aggiornamenti

23 apr, 2024
Martedì 23 aprile 2024 La Regione Piemonte ha acquisito tramite l’Asl Torino 4 la proprietà dell’immobile dell’Ospedale civico di Settimo Torinese. L’atto, siglato di fronte al notaio, prevede la rinuncia dei diritti e di superficie da parte della società Saapa spa, che possedeva finora il bene, e il rientro della struttura all’interno del patrimonio della sanità pubblica. Contestualmente all’atto è stato anche estinto il mutuo di 28 milioni di euro, che pesava sull’immobile, con risorse messe a disposizione dalla Regione. Per la Regione Piemonte si tratta di un atto di messa in sicurezza dell’Ospedale, che prosegue il suo servizio a favore della comunità e che entra ora a far parte del patrimonio immobiliare pubblico.  Per il Comune l’acquisizione dell’immobile da parte della Regione rappresenta un passaggio fondamentale perché consolida il mantenimento dei servizi sanitari sul territorio. «Con questo provvedimento – osservano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi - l’ospedale di Settimo rientra all’interno del patrimonio immobiliare della Sanità pubblica e mantiene i servizi di cura e assistenza per i cittadini di Settimo e della zona nord della cintura di Torino. Si tratta di un’operazione che la Regione sostiene economicamente nella convinzione che il Sistema sanitario vada rafforzato, dopo anni di mancati investimenti, assunzioni e investimenti zero e tagli di posti letto. I problemi da risolvere sono ancora tanti, ma i numeri ci dicono che siamo sulla strada giusta, dopo anni di segni meno, nel 2023 è aumentato il numero di medici e infermieri che lavorano nella Sanità, così come il numero dei posti letto. Ed è ripartita l’edilizia sanitaria, dopo che, per decenni, nessuno aveva investito sui nuovi ospedali».
10 apr, 2024
Mercoledì 10 aprile 2024 Il presidente Cirio e l'assessore regionale alla sanità Icardi: «Doppio vantaggio per prevenzione e abbattimento delle liste di attesa» É stato siglato ieri sera al Palazzo della Regione Piemonte un nuovo Protocollo d’intesa tra la Sanità regionale e le associazioni dei farmacisti Federfarma Piemonte e Assofarm Piemonte per il progetto sperimentale che consentirà ai cittadini piemontesi aventi diritto di eseguire gratuitamente gli esami di holter pressorio, holter cardiaco e elettrocardiogramma direttamente presso le farmacie aderenti in Piemonte. L’accordo, operativo dal 1 maggio 2024, è stato sottoscritto dall’assessore regionale alla Sanità del Piemonte Luigi Genesio Icardi, dal direttore della Sanità Antonino Sottile, dal presidente di Federfarma Piemonte Massimo Mana e dal delegato regionale di Assofarm Piemonte Mario Corrado. L’investimento da parte della Regione, nell’ambito della Farmacia dei Servizi, è di 2 milioni e mezzo di euro, fino al 31 dicembre 2024, con possibilità di rifinanziamento nell’ambito del prossimo accordo nazionale. «La telemedicina e la medicina territoriale rappresentano uno strumento fondamentale per fornire risposte di cura capillari e diffuse – dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio – Grazie alla rete delle Farmacia dei servizi che il Piemonte ha costruito e potenziato in questi anni e che ora può garantire nuove prestazioni, le farmacie diventano sempre di più avamposti di prima assistenza, soprattutto nelle zone disagiate e per i soggetti più fragili». «Con l’aggiunta di holter pressorio, holter cardiaco e elettrocardiogramma ai servizi sanitari erogabili dalle farmacie – osserva l’assessore regionale alla Sanità Icardi – compiamo un altro importante passo per facilitare l’accesso alle prestazioni diagnostiche dei cittadini specialmente nelle aree lontane dai centri di assistenza, come le zone montane, e dei cittadini più fragili, attraverso la capillare rete delle farmacie sul territorio. Otteniamo, in questo modo, un doppio risultato: attuare la prevenzione secondaria per le categorie di persone già classificate a rischio o persone già affette da patologie (diabete e patologie cardiovascolari) e contribuire efficacemente all’abbattimento delle liste di attesa». Hanno diritto a tali prestazioni gratuite tutti i cittadini piemontesi affetti da patologie di medio e alto livello, con prevalutazione del rischio cardiovascolare eseguita direttamente in farmacia. A titolo esemplificativo, ma non esaustivo, potrebbero rientrare soggetti in terapia con medicinali per ipercolesterolemia, soggetti in terapia con medicinali per il diabete, soggetti in terapia con medicinali per l’ipertensione/patologie cardiache. Non è necessaria la ricetta medica, ma è sufficiente presentarsi in farmacia per la valutazione dei requisiti di ammissione alle prestazioni (al massimo tre all’anno per ogni prestazione) di Elettrocardiografia digitale (ECG), registrazione holter ECG e Holter pressorio, rilevazione dinamica della pressione arteriosa. «Siamo molto soddisfatti dell’accordo raggiunto oggi con la Regione. Dall’inizio di maggio anche in Piemonte in tutte le farmacie aderenti i cittadini potranno fare gratuitamente gli esami cardiologici di base, Ecg, Holter cardiaco, Holter pressorio. I vantaggi di tale accordo sono molteplici: per i cittadini che sotto casa, in maniera accessibile, diretta e rapida possono fare una serie di esami cardiologici referertati dal cardiologo senza recarsi in strutture ospedaliere, per il SSN, che con la collaborazione con le farmacie può alleggerire l’annoso problema delle Liste di attesa e per la farmacia, che aumenta i servizi offerti e rafforza il suo presidio sul territorio», affermano i rappresentanti delle Associazioni dei farmacisti Mana e Corrado. «Siamo sicuri - proseguono Federfarma Piemonte e Assofarm - che questo sia il primo tassello di un percorso condiviso e che da sperimentale il progetto diventerà a breve strutturale. Sempre più le farmacie sono un anello fondamentale della sanità pubblica». Al momento, oltre la metà delle farmacie piemontesi risulta già attrezzata per eseguire questo genere di prestazioni, le cui refertazioni vengono eseguite da specialisti cardiologi attraverso specifici provider di telemedicina e consegnate al paziente nelle stesse farmacie. L’elenco delle farmacie aderenti sarà disponibile nei prossimi giorni su quifederfarma.it
05 apr, 2024
Venerdì 5 aprile 2024 Ieri mattina l’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi, la Sindaca di Cuneo Patrizia Manassero e altri primi cittadini del Distretto Sud Ovest, accompagnati dal direttore generale dell’Asl CN1 Giuseppe Guerra, hanno effettuato un sopralluogo al “Mater Amabilis” di Cuneo, l’antico complesso conventuale annesso al Santuario degli Angeli, concesso in comodato d’uso gratuito dal comune di Cuneo all’Asl CN1, che sarà sottoposto a una rifunzionalizzazione. I lavori, della durati di circa due mesi, prevedono la trasformazione dei locali della struttura che era gestita dal Consorzio Socio-Assistenziale del Cuneese. L'immobile è vincolato dalla Soprintendenza, pertanto gli interventi dovranno rispettare le consistenze architettoniche e dei sistemi costruttivi che lo connotano e qualificano.  “I locali che sono da riadattare si trovano al piano terra ed una parte al piano primo - spiega il direttore generale dell’Asl Giuseppe Guerra - e saranno destinati alla realizzazione di una zona da adibire a sede di attività istituzionali dell’ASLCN1 come il Consultorio Familiare, Neuropsichiatria infantile e Continuità assistenziale, mentre la restante parte, non oggetto dell’appalto al piano primo, sarà invece destinata all’Ospedale di Comunità nell’ambito del Piano di Ripresa e Resilienza”. L’edificio ha una superficie in pianta di circa 4.320 metri quadrati suddivisi per 2.380 al piano terra e 1940 al piano primo: 1800 metri quadrati saranno destinati all’Ospedale di Comunità. “Ringrazio il direttore generale dell’Asl Cn1 Giuseppe Guerra – commenta l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi - per aver saputo utilizzare al meglio gli spazi del Mater Amabilis, secondo un criterio di razionalità che ottimizza servizi e risorse. L’iter per la realizzazione dell’Ospedale di comunità, su cui la Regione investe due milioni e mezzo di euro, e degli altri servizi sanitari procede secondo il cronoprogramma, ognuno degli interlocutori istituzionali sta facendo la propria parte, con responsabilità e senso pratico. Al Mater Amabilis nasce una cittadella della salute che rappresenta un ulteriore salto di qualità nell’offerta sanitaria sul territorio”. Così la Sindaca di Cuneo Patrizia Manassero “Segnare l’inizio dei lavori è sempre un momento positivo. Siamo contenti che si potrà così riattivare un piano di un edificio importante per la città. Siamo fiduciosi che i servizi sanitari che lì saranno destinati sono il primo passo nella prospettiva che il Mater Amabilis diventi un nuovo polo territoriale a beneficio della salute dei cittadini. Guardiamo con fiducia alla trasformazione del resto della struttura in ospedale di comunità grazie ai fondi Pnrr. Sarà un momento importante in cui finalmente anche Cuneo sperimenterà un nuovo approccio nella cura: la medicina di territorio è dimensione importante da potenziare e strategico è il corretto equilibrio tra servizi territoriali e ospedale. Questo è un primo importante passo, insisteremo perché questo equilibrio venga assicurato. Auspichiamo anche che a livello nazionale e regionale si lavori per potenziare il personale sanitario al fine di garantire il migliore funzionamento delle nuove strutture”.
04 apr, 2024
Giovedì 4 aprile 2024 Questa mattina, presso il San Luigi di Orbassano, è stata inaugurata l’Ar ea di Pre-dimissione, un reparto di degenza a gestione infermieristica, sotto la Direzione delle Professioni Sanitarie e della Direzione Sanitaria. È una delle prime aree sperimentali di reparto a ciclo breve in Italia. 12 posti letto attivi su 7 giorni H 24: la nuova area dedicata alle pre-dimissioni dell’Ospedale San Luigi consentirà di ridurre il boarding del pronto soccorso, migliorando i flussi in entrata e in uscita dall’ospedale. COS’È UN’AREA DI PREDIMISSIONE Si tratta di una nuovo reparto di degenza, ricavato nel primo padiglione al secondo piano, dedicato a tutti i pazienti che, terminato il percorso di cura e in possesso di tutti i requisiti clinici e assistenziali per la dimissione, sono in attesa di rientrare a casa o in una struttura di ricovero extraospedaliera. Sono tutti pazienti già stabilizzati e diagnosticamente inquadrati in Pronto Soccorso o in altro reparto di degenza, spesso non autosufficienti anche solo temporaneamente, che non necessitano di una costante osservazione medica, bensì di assistenza infermieristica per concludere il loro percorso all’interno dell’ospedale. La Direzione delle Professioni Sanitarie - DiPSa, sovrintende alla nuova area, in stretta collaborazione con la Direzione Sanitaria e con il Dipartimento di Area Medica del San Luigi: in caso di necessità vengono immediatamente coinvolti gli specialisti del reparto a cui ciascun paziente rimane in carico. I FONDI FSC E LE NUOVE RISORSE INFERMIERISTICHE La creazione del nuovo reparto, avviato in via sperimentale, è stata possibile grazie alla copertura finanziaria aggiuntiva garantita dalla Regione Piemonte alle Aziende sanitarie attraverso il Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC), con il progetto di “Rilancio della Sanità Pubblica”. Grazie a questi fondi l’AOU San Luigi ha assunto 13 nuove risorse da dedicare alla sperimentazione. Fonti di letteratura internazionale, fra cui il British Medical Journal, indicano che l’attivazione di un’area di pre-dimissione consente di ridurre il fenomeno del boarding in pronto soccorso (pazienti in attesa di ricovero dopo le cure in emergenza) con una riduzione di quasi il 10% dei pazienti che stazionano in PS per più di 6 ore, che dovrebbe essere la durata massima standard del percorso in emergenza indicata dalle principali società scientifiche. “L’area di pre dimissione sperimentata dal San Luigi per cercare una soluzione al sovraffollamento del pronto soccorso - ha commentato Luigi Genesio Icardi, Assessore regionale alla Sanità, intervenuto all’inaugurazione - è un esempio virtuoso dell’utilizzo dei fondi FSC che abbiamo messo a disposizione delle aziende sanitarie per l’assunzione di nuove figure infermieristiche, di cui il nostro sistema sanitario ha molto bisogno. Sì tratta di una nuova concezione di reparto, concretamente organizzato sulle necessità del paziente e che sono certo confermerà la sua efficacia sulla gestione dei flussi dei pazienti, come modello da esportare in altre realtà sanitarie. Ringrazio il direttore generale Davide Minniti e tutti coloro che, insieme a lui, hanno consentito lo sviluppo di questo progetto, nel pieno solco della programmazione regionale”. “Si tratta di una innovazione importante per rendere più fluidi i processi di ricovero e dimissione, utilizzare al meglio i letti che si rendono disponibili per i pazienti in entrata in ospedale e migliorare l’assistenza verso i pazienti in uscita - commenta Davide Minniti, Direttore generale AOU San Luigi Gonzaga di Orbassano - che non sarebbe stata realizzabile senza le nuove risorse professionali che abbiamo potuto assumere grazie ai fondi messi a disposizione dalla Regione”. “Plaudiamo alle soluzioni innovative, come questa realizzata al San Luigi Gonzaga - dichiara Ivan Bufalo, Presidente OPI, Ordine delle professioni infermieristiche di Torino - che muovono l’Organizzazione verso azioni che mirano ad offrire risposte sempre più appropriate ed efficaci per il miglioramento della qualità dei servizi sanitari e della sicurezza delle cure, passando attraverso il riconoscimento e la valorizzazione delle competenze proprie della professione infermieristica”. “L’area di pre-dimissione - spiega Salvatore Di Gioia, Direttore Sanitario d’Azienda - può offrire un concreto vantaggio nella gestione dei flussi dei pazienti, a cominciare dal sovraffollamento del DEA, che è un problema aziendale e non solo del pronto soccorso, che quindi deve essere affrontato con soluzioni di sistema”. “L’area di pre-dimissione a gestione infermieristica - commenta Ivana Finiguerra, Direttore Direzione Professioni Sanitarie del San Luigi - rappresenta un modello organizzativo assistenziale innovativo in cui si integrano la personalizzazione della presa in carico, volta a garantire la soddisfazione del paziente e la valorizzazione del contributo scientifico infermieristico nel processo di dimissione a domicilio o verso le strutture territoriali, in un ottica di collaborazione multi professionale”. “L’attivazione di un’area di pre-dimissione a gestione infermieristica – commenta Massimo Terzolo, Direttore del Dipartimento di Area Medica e Oncologica – risponde all’esigenza di razionalizzare l’utilizzo dei posti letto, una risorsa sempre più preziosa in tempi di sovraffollamento del DEA e dell’Ospedale, in quanto rende disponibili posti per pazienti con patologie acute, accogliendo i pazienti che hanno terminato il loro percorso di cura attiva e sono in attesa di dimissione. Sono convinto che questa struttura renderà la nostra azienda più efficiente e pronta a rispondere alle esigenze dell’utenza”.
04 apr, 2024
Giovedì 4 aprile 2024 Ieri, Mercoledì 3 aprile 2024, a Bossolasco, Ceva e Villanova Mondovì la Regione Piemonte ha illustrato ai sindaci del territorio la misura con cui vengono messi in campo oltre 13 milioni di euro a favore di 101 comuni cuneesi dell’Alta Valle Tanaro e Cebano, del Monregalese, della Terra di Langa e delle Terre di Langa e Monferrato. A livello regionale, questa programmazione finanzia complessivamente 805 comuni, suddivisi in 24 aree omogenee, con 105 milioni di euro. Lo stanziamento è reso possibile attraverso il Fondo per lo sviluppo e la coesione, nell’ambito dell’Accordo per la crescita territoriale firmato a dicembre dal presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, e dal presidente del Piemonte, Alberto Cirio. «Mettiamo in campo oltre 13 milioni di euro per consentire a 101 amministrazioni comunali dell’Alta Valle Tanaro e Cebano, del Monregalese, della Terra di Langa e delle Terre di Langa e Monferrato di realizzare una serie di interventi strategici attesi da tempo. In questo modo diamo risposte concrete ed efficaci alle richieste dei cittadini su bisogni crescenti di sanità, mobilità, istruzione, ambiente e competitività - dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio -. Fin dal primo giorno di mandato, abbiamo concentrato la nostra programmazione sulle necessità di ogni singola amministrazione locale del Piemonte, con 65 milioni di euro già distribuiti a più di 150 comuni delle aree interne e 130 milioni assegnati a oltre 200 comuni attraverso il programma regionale Fesr. E adesso aggiungiamo questa nuova misura da 105 milioni di euro, che produrrà sviluppo diffuso e partecipato in 805 comuni». «Grazie a queste risorse - osserva l’assessore regionale Luigi Genesio Icardi - l’Alta Valle Tanaro e Cebano, il Monregalese, la Terra di Langa e le Terre di Langa e Monferrato avranno ricadute positive in termini di sostegno alle grandi sfide per quanto riguarda salute e welfare, crescita sostenibile, riqualificazione urbana, competitività delle imprese, ambiente e risorse naturali. Il Fondo per lo sviluppo e la coesione se da un lato rappresenta una significativa fonte di finanziamento, dall’altro è un’opportunità concreta di lavorare in sinergia come aggregazioni territoriali a beneficio dello sviluppo locale di aree vaste della nostra regione». Di seguito lo schema delle aree omogenee Alta Valle Tanaro e Cebano, Monregalese, Terra di Langa e Terre di Langa e Monferrato (di cui fanno parte anche comuni della provincia di Asti), finanziate con i fondi Fsc. Area Alta Valle Tanaro e Cebano (2,18 milioni per 25 comuni cuneesi) Alto, Bagnasco, Battifollo, Briga Alta, Caprauna, Castellino Tanaro, Castelnuovo di Ceva, Ceva, Garessio, Lesegno, Lisio, Mombasiglio, Montezemolo, Nucetto, Ormea, Paroldo, Perlo, Priero, Priola, Roascio, Sale delle Langhe, Sale San Giovanni, Scagnello, Torresina, Viola. Area Monregalese (4,09 milioni per 29 comuni cuneesi) Bastia Mondovì, Briaglia, Carrù, Castelletto Stura, Chiusa di Pesio, Cigliè, Frabosa Soprana, Frabosa Sottana, Magliano Alpi, Marsaglia, Monastero di Vasco, Monasterolo Casotto, Montaldo di Mondovì, Montanera, Morozzo, Niella Tanaro, Pamparato, Pianfei, Piozzo, Roburent, Rocca Cigliè, Rocca de' Baldi, Roccaforte Mondovì, San Michele Mondovì, Sant'Albano Stura, Torre Mondovì, Trinità, Vicoforte, Villanova Mondovì. Area Terra di Langa (2,63 milioni per 37 comuni cuneesi) Albaretto della Torre, Arguello, Barolo, Belvedere Langhe, Benevello, Bonvicino, Borgomale, Bosia, Bossolasco, Castiglione Falletto, Cerretto Langhe, Cissone, Clavesana, Cravanzana, Diano d'Alba, Dogliani, Farigliano, Feisoglio, Grinzane Cavour, Igliano, La Morra, Lequio Berria, Monchiero, Monforte d'Alba, Montelupo Albese, Murazzano, Niella Belbo, Novello, Roddi, Roddino, Rodello, San Benedetto Belbo, Serralunga d'Alba, Serravalle Langhe, Sinio, Somano, Verduno. Area Terre di Langa e Monferrato (4,97 milioni per 43 comuni, di cui 33 astigiani e 10 cuneesi) Agliano Terme (Asti), Barbaresco (Cuneo), Belveglio (Asti), Bruno (Asti), Calamandrana (Asti), Calosso (Asti), Canelli (Asti), Castagnole delle Lanze (Asti), Castel Boglione (Asti), Castel Rocchero (Asti), Castelletto Molina (Asti), Castelnuovo Belbo (Asti), Castelnuovo Calcea (Asti), Castiglione Tinella (Cuneo), Coazzolo (Asti), Cortiglione (Asti), Cossano Belbo (Cuneo), Costigliole d’Asti (Asti), Fontanile (Asti), Incisa Scapaccino (Asti), Isola d'Asti (Asti), Mango (Cuneo), Maranzana (Asti), Moasca (Asti), Mombaruzzo (Asti), Mombercelli (Asti), Mongardino (Asti), Montabone (Asti), Montaldo Scarampi (Asti), Montegrosso d'Asti (Asti), Neive (Cuneo), Neviglie (Cuneo), Nizza Monferrato (Asti), Quaranti (Asti), Rocchetta Belbo (Cuneo), Rocchetta Palafea (Asti), San Marzano Oliveto (Asti), Santo Stefano Belbo (Cuneo), Treiso (Cuneo), Trezzo Tinella (Cuneo), Vaglio Serra (Asti), Vigliano d'Asti (Asti), Vinchio (Asti). Ogni Comune potrà richiedere il contributo entro il 15 luglio, candidando attraverso l’area omogenea di appartenenza un massimo di tre proposte: una di valore fino a 100 mila euro, una seconda fino a 250 mila euro e una terza fino a 500 mila euro, con l’importo minimo mai inferiore a 50 mila euro. Il finanziamento della Regione potrà coprire al massimo il 90 per cento del totale di ciascun progetto. Gli interventi potranno riguardare gli ambiti di digitalizzazione, competitività delle imprese, energia, ambiente e risorse naturali, cultura, trasporti e mobilità, riqualificazione urbana, welfare e salute, istruzione e formazione e capacità amministrativa. Sulla base delle richieste presentate, la Regione definirà un piano di sviluppo per ciascuna area omogenea e assegnerà i finanziamenti ai progetti ritenuti più strategici, nel limite della dotazione finanziaria attribuita a ciascuna aggregazione territoriale. Dei 105 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione, 100 milioni saranno ripartiti tra i progetti dei singoli comuni, mentre i restanti 5 milioni verranno distribuiti come premialità a favore delle proposte sovracomunali. Queste risorse potranno comunque essere ulteriormente integrate dalla Regione.
04 apr, 2024
Giovedì 4 aprile 2024 Il 29 marzo il Ministero della Salute ha emanato il decreto relativo alla proroga al 1 gennaio 2025 dell’entrata in vigore delle tariffe di assistenza specialistica ambulatoriale e di assistenza protesica. Tale proroga è stata ottenuta grazie alla richiesta delle Regioni (Commissione Salute del 25 marzo), volta a traguardare, da un lato, tutti gli adempimenti informatici del caso, ma anche, come indicato espressamente nel decreto, a “valutare una più ampia revisione delle medesime tariffe, assicurando nel contempo una graduale transizione al nuovo tariffario”. «Dall’estate 2023 – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi -, la Regione Piemonte ha più volte rappresentato in Commissione Salute e al Ministero le numerose criticità insite nel nuovo tariffario. Tali problematiche sono state da me nuovamente richiamate nell’incontro con il Ministero della Salute del 25 marzo. Si tratta, come noto, non solo di problemi di carattere informatico-procedurale, ma anche di importo nella valorizzazione delle tariffe. Ringrazio il ministro Schillaci per la disponibilità manifestata nel concedere la proroga e assicuro, da parte della mia Regione, la più ampia disponibilità all’analisi tecnica della valorizzazione delle prestazioni di cui al nuovo tariffario, affinché questi nove mesi consentano anche la correzione di eventuali errori». Continua l’assessore Icardi: «La Regione Piemonte non si è mai sottratta alle richieste delle categorie produttive: il tariffario nazionale ha effetti anche sulla struttura dell’offerta sanitaria, un’offerta che in Piemonte desideriamo difendere e, come da programma del centro destra, valorizzare in tutte le sue forme, in quanto sempre più utile a soddisfare le numerose richieste dei nostri assistiti».
03 apr, 2024
Mercoledì 3 aprile 2024 Emma Tamboloni, 19 anni, di Cossogno, studentessa della classe V B del liceo artistico ”Piero Gobetti” di Omegna (VCO), è la vincitrice del concorso grafico “Se il donatore non va alla plasmaferesi… la Plasmamobile va dal donatore”, bandito dalla Struttura regionale di coordinamento delle attività trasfusionali del Piemonte per la realizzazione del logo della campagna di sensibilizzazione sulla raccolta di plasma destinato alla produzione di farmaci emoderivati salvavita. La cerimonia di premiazione si è svolta questa mattina al Palazzo della Regione Piemonte da parte dell’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, alla presenza dei componenti della Commissione di valutazione del concorso - Fontana (SRC), Camisasca (SRC), Derossi (Regione), Nasi (FIDAS), Renosio (Regione) e Venutti (Regione) e dei presidenti regionali delle Associazioni dei donatori di sangue. Alla studentessa premiata, accompagnata dai genitori e dalla dirigente scolastica Barbara Bienati, è andato un assegno di 500 euro. Un secondo assegno di 1.000 euro è stato corrisposto all’Istituto scolastico di appartenenza della vincitrice, il liceo “Piero Gobetti” di Omegna. «Mi complimento con la vincitrice per la qualità della sua opera – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi - e con l’istituto Gobetti, che ha mostrato grande sensibilità nel promuovere il concorso. Il coinvolgimento degli studenti è stato particolarmente importante, perché ha offerto loro l’opportunità di esprimere la propria creatività, avvicinandoli al tema della donazione di plasma, su cui il contributo degli stessi giovani può essere determinante. Il Piemonte è annoverato tra le Regioni più virtuose nel panorama italiano per la raccolta di sangue e plasma, grazie ai donatori, che ben conoscono le necessità soprattutto di plasma, a livello nazionale e internazionale». Il nuovo logo andrà a distinguere le nuove autoemoteche attrezzate e complete di tutti i servizi necessari per la donazione di plasma in aferesi, che verranno denominate “Plasmamobili piemontesi” e andranno ad aggiungersi alle strutture già dedicate alla raccolta territoriale. DICHIARAZIONE CHIORINO L'elaborato esprime tutti i valori della donazione di plasma – si legge nella motivazione espressa dalla giuria sull’elaborato di Emma Tamboloni - attraverso i seguenti elementi: la “sacca di plasma”, vuota, adagiata sulla strada quasi ad avviare un percorso; il tratto di “strada” che richiama il tragitto che dovrà percorrere sul territorio la plasmamobile per riempire quella sacca di plasma, ma anche il movimento, il “cammino del donatore” verso il punto della raccolta; la strada che prosegue e si trasforma in un tratto di colore giallo, il “plasma”, e poi rosso, il “sangue”, che fluisce a chiudersi sotto la sacca, sostenendola e formando un “cuore” simbolo del valore del “dono”, immagine che ci ricorda la “generosità” e la “gratuità” che caratterizzano la donazione.  La rappresentazione grafica combina con effetto armonico e gradevole tutti questi elementi e comunica in modo efficace, sintetico ed espressivo il messaggio del dono del plasma, risultando versatile nel possibile utilizzo in contesti diversi (fiancata della plasmamobile, locandine e brochure).
03 apr, 2024
Mercoledì 3 aprile 2024 Ieri mattina, a Borgo San Dalmazzo e a Revello, il presid ente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, insieme con l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, ha illustrato ai sindaci del territorio la misura con cui vengono messi in campo 5,5 milioni di euro a favore di 40 comuni cuneesi della Valle Stura e delle Terre del Monviso. A livello regionale, questa programmazione finanzia complessivamente 805 comuni, suddivisi in 24 aree omogenee, con 105 milioni di euro. Lo stanziamento è reso possibile attraverso il Fondo per lo sviluppo e la coesione, nell’ambito dell’Accordo per la crescita territoriale firmato a dicembre dal presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, e dal presidente del Piemonte, Alberto Cirio. «Mettiamo in campo 5,5 milioni di euro per consentire a 40 amministrazioni comunali della Valle Stura e delle Terre del Monviso di realizzare una serie di interventi strategici attesi da tempo. In questo modo diamo risposte concrete ed efficaci alle richieste dei cittadini su bisogni crescenti di sanità, mobilità, istruzione, ambiente e competitività - ha dichiarato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio -. Fin dal primo giorno di mandato, abbiamo concentrato la nostra programmazione sulle necessità di ogni singola amministrazione locale del Piemonte, con 65 milioni di euro già distribuiti a più di 150 comuni delle aree interne e 130 milioni assegnati a oltre 200 comuni attraverso il programma regionale Fesr. E adesso aggiungiamo questa nuova misura da 105 milioni di euro, che produrrà sviluppo diffuso e partecipato in 805 comuni». «Grazie a queste risorse - ha osservato l’assessore regionale Luigi Genesio Icardi - la Valle Stura e le Terre del Monviso avranno ricadute positive in termini di sostegno alle grandi sfide per quanto riguarda salute e welfare, crescita sostenibile, riqualificazione urbana, competitività delle imprese, ambiente e risorse naturali. Il Fondo per lo sviluppo e la coesione se da un lato rappresenta una significativa fonte di finanziamento, dall’altro è un’opportunità concreta di lavorare in sinergia come aggregazioni territoriali a beneficio dello sviluppo locale di aree vaste della nostra regione». Di seguito lo schema delle aree omogenee Valle Stura e Terre del Monviso, finanziate con i fondi Fsc. Area Valle Stura (2,71 milioni per 17 comuni cuneesi) Aisone, Argentera, Demonte, Entracque, Gaiola, Limone Piemonte, Moiola, Pietraporzio, Rittana, Roaschia, Robilante, Roccasparvera, Sambuco, Valdieri, Valloriate, Vernante, Vinadio. Area Terre del Monviso (2,77 milioni per 23 comuni cuneesi) Bellino, Brondello, Brossasco, Casteldelfino, Crissolo, Envie, Frassino, Gambasca, Isasca, Martiniana Po, Melle, Oncino, Ostana, Paesana, Pagno, Piasco, Pontechianale, Revello, Rifreddo, Rossana, Sampeyre, Sanfront, Venasca. Ogni Comune potrà richiedere il contributo entro il 15 luglio, candidando attraverso l’area omogenea di appartenenza un massimo di tre proposte: una di valore fino a 100 mila euro, una seconda fino a 250 mila euro e una terza fino a 500 mila euro, con l’importo minimo mai inferiore a 50 mila euro. Il finanziamento della Regione potrà coprire al massimo il 90 per cento del totale di ciascun progetto. Gli interventi potranno riguardare gli ambiti di digitalizzazione, competitività delle imprese, energia, ambiente e risorse naturali, cultura, trasporti e mobilità, riqualificazione urbana, welfare e salute, istruzione e formazione e capacità amministrativa. Sulla base delle richieste presentate, la Regione definirà un piano di sviluppo per ciascuna area omogenea e assegnerà i finanziamenti ai progetti ritenuti più strategici, nel limite della dotazione finanziaria attribuita a ciascuna aggregazione territoriale. Dei 105 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione, 100 milioni saranno ripartiti tra i progetti dei singoli comuni, mentre i restanti 5 milioni verranno distribuiti come premialità a favore delle proposte sovracomunali. Queste risorse potranno comunque essere ulteriormente integrate dalla Regione.
29 mar, 2024
Venerdì 29 marzo 2024 Luigi Genesio Icardi, assessore regional e alla Sanità del Piemonte, è stato riconfermato per altri quattro anni nel Consiglio di Amministrazione dell’Istituto Superiore di Sanità.  Il nuovo mandato gli è stato conferito con decreto del ministro della Salute, Orazio Schillaci, su proposta unanime delle Regioni. Gli altri quattro componenti nominati nel Consiglio di amministrazione sono il professor Rocco Domenico Alfonso Bellantone, quale presidente dell’Istituto superiore di Sanità; la dottoressa Maria Luisa Scattoni (rappresentante eletta dei ricercatori e tecnologi dell’Istituto superiore di Sanità); il professor Luca Brunese (designato dal ministro della Salute) e il professor Claudio Borghi (designato dal ministro dell’Università e della Ricerca). «Ringrazio tutte le Regioni e il ministro Schillaci per avermi rinnovato la fiducia – dichiara l’assessore Icardi -, sono onorato di poter continuare a lavorare direttamente al fianco del presidente e dei colleghi consiglieri, tutti protagonisti di primissimo piano della Sanità italiana». L'Istituto Superiore di Sanità ha sede a Roma ed è il principale centro di ricerca, controllo e consulenza tecnico-scientifica in materia di sanità pubblica in Italia e tra i più importanti in Europa, con 1800 persone, tra ricercatori, tecnici e personale amministrativo, che lavorano quotidianamente per tutelare la salute dei cittadini. «Avere un ruolo in questa struttura – osserva l’assessore Icardi - significa partecipare alle dinamiche di orientamento delle politiche sanitarie nazionali sulla base di evidenze scientifiche, accanto al Ministero della Salute, alle Regioni e all’intero Servizio sanitario nazionale. Il Piemonte vanta diversi centri di alta specializzazione, riconosciuti a livello internazionale, un patrimonio di conoscenze che certamente all’interno dell’Istituto Superiore di Sanità può trovare la giusta valorizzazione».
28 mar, 2024
Giovedì 28 marzo 2024 Prosegue la procedura di realizzazione del nuovo ospedale dell’Asl Torino 5 a Cambiano. La Regione Piemonte ha deciso di far valere, nei termini previsti dal bando dell’Agenzia del Demanio, il diritto di opzione relativo all’acquisto del terreno su cui sorgerà l’ospedale. L’area, che verrà acquistata dalla Regione Piemonte e poi trasferita all’Asl To5, è di 110.500 metri quadrati ed è la parte più consistente dei terreni su cui verrà realizzato l’ospedale unico. L’acquisto dei terreni da parte del pubblico è un passaggio essenziale nell’iter di realizzazione dell’opera e consentirà, con il via ai lavori, procedure più snelle. Nel frattempo, prosegue l’iter della gara per la progettazione, lanciata a dicembre 2023. La Commissione costituita per valutare gli 8 gruppi di progettisti che hanno partecipato alla gara di selezione per la realizzazione del progetto di fattibilità tecnica economica, sta proced endo con le valutazioni delle offerte. Entro il 15 aprile giungerà ad una decisione e sarà affidato l’appalto per la progettazione. «La disponibilità del terreno e l’individuazione del gruppo dei progettisti permetteranno di giungere alla realizzazione del Pfte entro la fine dell’anno - dichiarano il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi - confermando i tempi di realizzazione di un ospedale che il territorio attende da molti anni e che questa amministrazione ha localizzato, finanziato e che ha un iter individuato per la realizzazione. Dopo anni di stop all’edilizia sanitaria, la Regione ha messo in campo un piano di realizzazione di nuovi ospedali senza precedenti che si sta realizzando passo dopo passo, con serietà, determinazione e rispetto dei tempi». «Quotidianamente aggiungiamo tasselli nella realizzazione di questo ambizioso progetto - aggiunge con soddisfazione il direttore generale dell’Asl To5, Angelo Michele Pescarmona -; ringrazio la Regione per quest’ulteriore atto concreto che ci permette di proseguire spediti su un percorso ormai davvero irreversibile».
28 mar, 2024
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28 mar, 2024
Giovedì 28 marzo 2024 Procedono a ritmo serrato gli incontri tecnici in Assessorato regionale alla Sanità per armonizzare al meglio i collegamenti viari e ferroviari del nuovo ospedale unico di Saluzzo-Savigliano-Fossano. Intervenendo alla presentazione del programma per la riapertura della linea ferroviaria Cuneo-Saluzzo-Savigliano, ieri mattina a Manta l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, ha confermato che l’obiettivo è realizzare una fermata del treno in prossimità del nuovo ospedale e che i progettisti sono al lavoro per predisporre l’ospedale all’innesto con il collegamento alla ferrovia. «La vicinanza alla linea ferroviaria – osserva l’assessore Icardi -, è stata un requisito fondamentale nella scelta dell’area più idonea alla costruzione del nuovo ospedale. Il servizio ferroviario è un valore aggiunto di enorme importanza e comodità per pazienti, famigliari e personale dell’ospedale. In Regione si sta facendo gioco di squadra per raggiungere il risultato». Intanto, in questi giorni si è riunito il tavolo tecnico per la progettazione del nuovo ospedale dell’Asl Cn1. Durante l’incontro, convocato al Palazzo della Regione dall’assessore Icardi, i progettisti del nuovo ospedale hanno illustrato ai tecnici dell’Asl, del Comune di Savigliano, della Provincia di Cuneo, dell’Anas e della Regione, le prime proposte di progettazione generale dell’intervento, comprensivo dello studio dei collegamenti alla viabilità esistente e di organizzazione degli accessi, individuando in una nuova rotatoria di accesso dalla strada provinciale Savigliano-Saluzzo la soluzione più idonea. Sono state inoltre definite tra Regione e Comune di Savigliano le procedure amministrative per l’approvazione del progetto, sia sotto il profilo urbanistico-edilizio che ambientale. I progettisti si sono impegnati a redigere un cronoprogramma di attività progettuali che prevede l’avvio della conferenza dei servizi e delle procedure autorizzative già dal mese di maggio.
27 mar, 2024
Mercoledì 27 marzo 2024  La Regione Piemonte, grazie all’azione sviluppata attraverso il Programma operativo complementare 2014-2020, approvato dal Cipess, ha concesso al Comune langarolo 1,5 milioni di euro per la valorizzazione del Mulino di Porta Soprana, un passo imprescindibile nel processo della valorizzazione del patrimonio pavesiano. “Sono particolarmente felice che tra i 22 Comuni della provincia di Cuneo che riceveranno complessivamente dalla Regione Piemonte oltre 11,7 milioni di euro per la realizzazione di altrettanti progetti di sviluppo territoriale ci sia anche Santo Stefano Belbo, il ‘mio’ Comune – aggiunge l’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi –. In Giunta regionale abbiamo assiduamente lavorato per rendere possibile questo stanziamento attraverso il Programma operativo complementare 2014-2020, approvato dal Cipess, con oltre 31 milioni di euro assegnati a 57 Comuni e due Unioni montane del Piemonte. Nel caso di Santo Stefano Belbo, parliamo di 1 milione 496.000 mila euro che permetteranno di valorizzare l'ex mulino di Porta Soprana trasformandolo in un polo di riferimento per lo sviluppo e la promozione del territorio a fini turistici e didattici. Ci sarà una parte museale, che con la tecnologia sarà mutevole nel tempo e una parte destinata alla presentazione e degustazione di prodotti tipici. Si tratta di un completamento di interventi già avviati e in parte realizzati, ma non ancora fruibili, aventi rilevanza strategica per i 38 Comuni dell'Unione Montana Alta Langa della quale il Comune fa parte”
27 mar, 2024
Mercoledì 27 marzo 2024 Firmato questa mattina, 27 marzo 2024, il contratto di comodato d’uso gratuito tra il Comune di V erzuolo e l’Asl Cn1 per i locali dell’ala Nord Ovest del Municipio. Negli spazi messi a disposizione dal Comune e ristrutturati con risorse proprie per totali 64mila euro, l’Asl Cn1 trasferirà per circa un anno e mezzo le attività attualmente site nella “Casa della Salute”. Lo spostamento temporaneo consentirà all’Azienda Sanitaria di iniziare i lavori di ristrutturazione dell’immobile che diventerà la futura “Casa della Comunità” (attuale Casa della Salute) sito in piazza Willy Burgo. I lavori, finanziati attraverso il PNRR, inizieranno nel mese di settembre per concludersi a fine 2025. Alla firma del contratto in rappresentanza del Comune il sindaco di Verzuolo GianCarlo Panero, l’assessore del Comune di Verzuolo Mattia Quaglia ed il segretario generale del Comune di Verzuolo Carmela Donatella Mazzotta (rogante e firmataria del contratto). In rappresentanza dell’Asl Cn1 il direttore generale Giuseppe Guerra, firmatario del contratto, e Gabriele Ghigo, direttore del Dipartimento Territoriale. Hanno preso parte all’incontro la Regione Piemonte con il presidente della Regione Alberto Cirio, l’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi e i consiglieri regionali Paolo Demarchi e Matteo Gagliasso. Presente anche Marco Gallo, presidente dell'Assemblea dei Sindaci dell’Asl Cn1. Ad aprire l’incontro il sindaco di Verzuolo GianCarlo Panero: «Questa mattina segniamo un grande risultato – ha detto -: una scelta fondamentale per avvicinare la sanità ai cittadini non solo di Verzuolo, ma di tutta la Valle Varaita. Ringrazio tutti coloro che si sono spesi affinché questo contratto andasse in porto a partire dall’assessore regionale Icardi che nel 2020 presentò l’evoluzione della Casa della Salute in Casa della Comunità». Ha proseguito l’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi: «La realizzazione dei lavori con il contributo economico del Comune è il segnale di una collaborazione effettiva ed efficace che a Verzuolo non è mai venuta meno, a partire dal riconoscimento da parte della Regione, nel 2020, della Casa della Salute, che ora viene trasformata in Casa della comunità. La nuova Casa della Comunità occuperà una superficie di circa 800 metri quadrati, dove troveranno posto i diversi servizi previsti dal DM 77, tra cui il punto unico di accoglienza, i medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, il consultorio e la specialistica ambulatoriale». Quindi Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha commentato: «La giornata di oggi conferma alcune priorità del nostro mandato: scuola, salute e coinvolgimento del territorio. Il progetto per la Casa della comunità di Verzuolo, del valore superiore a 1,5 milioni di euro, darà una nuova risposta concreta ai bisogni legati alla medicina territoriale: così potremo curare meglio le persone e garantire a tutti il diritto alla salute. Se si lavora insieme come è avvenuto a Verzuolo, i risultati arrivano».  Il direttore generale Giuseppe Guerra : «Il risultato di oggi è frutto della costante e fattiva collaborazione tra l’AslCn1 e il Comune di Verzuolo e Regione Piemonte per perseguire l’obiettivo di garantire la salute della popolazione residente in quest’area. Ringrazio il sindaco GianCarlo Panero e il segretario comunale Carmela Donatella Mazzotta per il lavoro svolto e la Regione per il supporto fornito.
26 mar, 2024
Il presidente della Regione Cirio e l’assessore regionale alla Sanità Icardi: «Dobbiamo al personale sanitario il massimo della riconoscenza»
25 mar, 2024
Lunedì 25 marzo 2024 «Nel programma nazionale di autosufficienza di sangue ed emoderivati 2023, la Regione Piemonte è entrata a far parte del gruppo delle Regioni più virtuose, assicurando indici superiori ai target nazionali di 40 unità di GR per 1000 abitanti e 17 Kg di plasma conferito, sempre per 1000 abitanti». Lo ha comunicato l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, intervenendo sabato pomeriggio a Saluzzo all’assemblea provinciale dei donatori di sangue Avis, insieme al presidente della Regione Alberto Cirio. Complessivamente, nel 2023 i donatori di sangue in Piemonte sono stati 117.335 (114.269 nel 2022) andando a recuperare la situazione pre-Covid. E' inoltre cresciuto il contributo all'autosufficienza della Regione Sardegna (12.324 unità cedute nel 2023 contro le 11.440 del 2022), con previsione di aumento ulteriore nel 2024. «Nel 2023 – ha osservato l’assessore Icardi - è continuata la collaborazione tra Rete trasfusionale pubblica e Associazioni dei donatori nell'attuazione del Progetto Pilota varato nel 2021, tramite le Cabine di Regia trasfusionali di Area, per contrastare le criticità registrate in Piemonte sulla raccolta di sangue e plasma a causa soprattutto della carenza di personale sanitario dedicato. Per quanto riguarda il conferimento di plasma per la produzione di farmaci emoderivati, l'incremento è stato del 5,8%, con un apporto di 75.549 kg rispetto ai 71.381 dell'anno precedente. E nei primi mesi del 2024 la tendenza al miglioramento risulta confermata». L’assessore Icardi ha inoltre ricordato che è stata avviata la seconda edizione del Master in Medicina Trasfusionale per infermieri, sempre in collaborazione con l'Università di Torino, integrata da un Master dedicato ai tecnici di laboratorio sulla produzione degli emocomponenti. «Tutto quanto realizzato – ha detto l’assessore Icardi - è stato possibile soprattutto grazie alla generosità e sensibilità dei tanti donatori piemontesi, che permettono al sistema Piemonte di essere annoverato tra i migliori in Italia».
22 mar, 2024
Venerdì 22 marzo 2024 L’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, è intervento questa mattina al convegno “L’obesità nel 2024: nuovi modelli e traguardi di cura”, organizzato a Saluzzo dalla Società italiana di chirurgia dell'obesità e delle malattie metaboliche per fare il punto sulle prospettive delle terapie farmacologiche e della chirurgia bariatrica. «Il fenomeno dell’obesità ha raggiunto dimensioni epidemiche – ha osservato l’assessore Icardi -, circa una persona su sette convive con questa patologia che impatta negativamente sulla salute e il benessere globale dell’individuo. I rischi e le comorbidità associati sono tali da determinare una significativa riduzione dell’aspettativa e della qualità di vita che risulta lesa anche dall’isolamento e dal malessere generalizzato a cui i pazienti affetti da obesità sono sottoposti a causa dei pregiudizi e degli stigmi sociali». Ciò che però deve destare maggiore preoccupazione e motivare ad un cambiamento radicale, sia in termini di prevenzione che di trattamento, è il costante trend di crescita alla quale stiamo assistendo. «Secondo le ultime stime della World Obesity Federation – ha detto Icardi -, nel 2035 saranno 4 miliardi le persone in tutto il mondo con sovrappeso o obesità con una drammatica estensione anche alle fasce più fragili della popolazione, in particolare bambini e anziani. Anche la situazione europea non è incoraggiante: dai dati emersi dall’Organizzazione mondiale della Sanità la prevalenza dell’obesità negli adulti in Europa risulta più alta che in qualsiasi altra Regione, fatta eccezione per le Americhe». Il convegno ha messo in evidenza come l’avvento della terapia farmacologica antiobesità, in un programma globale che includa la dietoterapia e l’attività fisica, risulti un solido alleato nella strategia terapeutica. Ma oltre alla terapia farmacologica, gli standard di cura per il paziente obeso comprendono anche la chirurgia bariatrica.  «In provincia di Cuneo – ha informato l’assessore Icardi - si sta creando un polo ad hoc, attraverso un percorso interaziendale tra l’Asl Cn1 e l’Asl Cn2 al fine di creare una rete capillare di offerta di cura, che ottimizzi le risorse e possa dare una risposta ai tanti cittadini che attualmente si recano fuori dalla Regione Piemonte per affrontare la chirurgia bariatrica. L’obiettivo è avviare un percorso all’insegna delle multi professionalità e delle reti presenti in questo territorio (chirurghi, dietologi, endocrinologici, dietisti, psichiatri, psicologi, fisiatri, distretti etc…) per raggiungere elevati standard di cura e ottenere efficacia e sicurezza per il paziente».
21 mar, 2024
Giovedì 21 marzo 2024 L’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, è intervenuto ieri sera ad Alba al convegno “Oltre i confini: l’impatto globale del Made in Italy” sull’importanza della certificazione “Eccellenza Italiana” ed il supporto strategico e finanziario del Pnrr. Patrocinato dalla Regione Piemonte, l’evento era organizzato da BE4 Innovation di Santo Stefano Belbo, Italy X Certified Italian Excellence Partner Gruppo 24Ore e Rivista Idea. L’assessore Icardi ha sostenuto la necessità di riconoscere il Made in Italy e l’Eccellenza Italiana non solo ai fini dell’esportazione, ma anche per la tutela nei confronti dell’importazione da altri Paesi. «Siamo il terzo Paese al mondo nel mirino della contraffazione – ha detto Icardi -, una pratica scorretta che danneggia inevitabilmente il produttore originale italiano e tutta la catena commerciale». La nascita del marchio “Italy X”, oggetto del convegno, certifica l’italianità e valorizza le imprese italiane. «Anche l’Assessorato regionale alla Sanità, tramite le Asl – ha spiegato l’assessore Icardi -, contribuisce con importanti servizi, come il Sisp, il Sian, lo Spresal e il Servizio Veterinario, a garantire la qualità dei prodotti e la sicurezza negli ambienti di lavoro. E’ importante che il Sistema pubblico sia collaborativo con le imprese, per aiutarle a crescere, a velocizzare i percorsi e snellire la burocrazia».  L’assessore Icardi ha inoltre rilevato come la Regione Piemonte, proprio per tutelare il marchio italiano, abbia finanziato dei progetti per gli studenti delle Scuole superiori di II grado per la “Giornata Mondiale del Mady in Italy”, che ricorre ogni anno il 15 aprile. Un modo per incentivare nelle giovani generazioni il desiderio di cimentarsi nello studio e nelle attività lavorative legate al Made in Italy.
21 mar, 2024
Giovedì 21 marzo 2024 La “fibromialgia” è una malattia invalidante e chi ne è affetto avrà diritto all’accesso diretto alle cure e alle terapie in tutta Italia. «In Piemonte – spiega l’assessore alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi – abbiamo lavorato già lo scorso anno per portare all’approvazione di una legge, a dicembre, che riconoscesse questa patologia come cronica e invalidante. Sono felice, come assessore alla Sanità di una regione che è stata lungimirante, che ora si possa parlare in tutta Italia la stessa lingua e che si possano avere maggiori strumenti per intervenire. Verrà definito un PDTA adeguato (Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale) e sarà istituito un Registro nazionale della sindrome». Il Governo ha attualmente riconosciuto la malattia come invalidante. «La salute e il benessere dei cittadini – sottolinea Icardi - non passano soltanto dallo stato fisico, ma anche dall’accesso alle cure, nel modo più uniforme e semplificato possibile. Evitare esodi da una regione all’altra per accedere alle cure è il primo passo per prendere veramente in carico un paziente e offrigli una speranza di vita migliore». Questo ulteriore passo a livello nazionale permette di prendere in carico il paziente in modo più efficace anche da un punto di vista economico e di tutelarne maggiormente i diritti. Chi ha diritto all’indennità per la fibromialgia potrà accedere più facilmente a pensioni di invalidità e avrà maggiori tutele in caso di licenziamento discriminatorio oppure di agevolazioni sul luogo di lavoro. In Italia sono circa 2 milioni le persone che soffrono di fibromialgia ed è importante intervenire con la prevenzione, una diagnosi precoce e un lavoro coordinato a livello assistenziale per far fronte alla richiesta crescente, formando medici e specialisti.
20 mar, 2024
Mercoledì 20 marzo 2024 «Le indagini riportate dagli organi di stampa a carico del direttore dell’Istituto Zooprofilattico del Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta fanno riferimento a contestazioni rispetto alle quali non si è concluso il relativo iter giudiziario di accertamento di responsabilità e che risultano chiaramente anteriori rispetto al momento di presentazione della candidatura (domanda presentata a settembre 2022) da cui non si rilevava alcuna criticità». Così l’assessore alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, sulla nomina del direttore dell’Istituto Zooprofilattico.  «La Giunta ha proposto la nomina del dottor Ghittino, inserito in un elenco di sei dirigenti ritenuti idonei da parte di una commissione nominata secondo quanto previsto dalla normativa vigente, sulla base di valutazioni di esperienza e competenza. La nomina del direttore dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, viene proposta dalla Regione Piemonte, ma deve essere approvata formalmente dalla Regione Liguria, dalla Regione Valle d’Aosta e dal Ministero della Salute; si tratta di una procedura che, indipendentemente dalla notizia di un avviso di garanzia, richiede consultazione e valutazioni politiche, oltreché tecniche da parte delle diverse Amministrazioni, per cui non sono previsti tempi pre-determinati», conclude l’assessore Icardi.
20 mar, 2024
Mercoledì 20 marzo 2024 «Il 15 marzo è stata disposta l'aggiudicazione del settimo appalto specifico relativo al sistema dinamico d'acquisto della fornitura di farmaci ed emoderivati per le Aziende del Servizio sanitari regionale e delle Regioni Valle d'Aosta e Molise. Nel medesimo atto è stata disposta l'esecuzione in via d'urgenza, per tutti i lotti aggiudicati, a partire dal 1°aprile. I lotti relativi all’adrenalina soluzione iniettabile (siringa/penna) precedentemente aggiudicati alla ditta Bioprojet Italia sono risultati deserti. Pertanto, nelle more del prossimo appalto che vedrà la rimessa a gara dei lotti deserti, verranno prorogati i contratti in essere, la cui scadenza naturale sarebbe stata al 31 marzo 2024». Così l’assessore alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, sull’aggiudicazione della gara d’acquisto del farmaco adrenalina soluzione iniettabile per soggetti allergici in età pediatrica. «Ai lotti sopra citati potranno partecipare tutti i farmaci a base di adrenalina nei dosaggi e nelle formulazioni riportate nella descrizione del lotto, in considerazione dell’equivalenza in termini di principio attivo, forma farmaceutica e dosaggio. Le raccomandazioni dell'Ema, hanno lo scopo di promuovere l’uso corretto degli auto iniettori, precisando che la formazione dell’utilizzatore è di fondamentale importanza e che, tra l'altro, gli operatori sanitari devono prescrivere 2 auto-iniettori che i pazienti devono portare sempre con sé (come riportato nelle schede tecniche dei singoli prodotti). Per tutti e tre i medicinali attualmente in commercio (Chenpen, Jext e Fastjekt) è disponibile sul sito dell'Aifa il materiale didattico per i pazienti e per gli operatori sanitari. Pertanto, a quanto consta, anche il prodotto attualmente aggiudicato in gara e che sarà prorogato, stante la sua accertata equivalenza rispetto agli altri farmaci a basi di adrenalina auto iniettabile, viene considerato appropriato anche sotto il profilo della sua sicurezza d'uso.  Occorre comunque rammentare che, in questo come in altri casi, è possibile l’acquisto di un farmaco differente rispetto a quello aggiudicato in gara, da parte delle Aziende sanitarie regionali, qualora specificatamente richiesto dallo specialista per motivate esigenze cliniche», conclude l’assessore Icardi.
20 mar, 2024
Mercoledì 20 marzo 2023 «Con la deliberazione del 11 dicembre 2023 sono stati rivisti, per tutti gli assistiti in carico, sia a domicilio sia ospiti di strutture, i criteri di prescrittibilità riferiti ai prodotti a maggiore assorbenza inseriti fra quelli erogabili a carico del Servizio sanitario regionale, poiché tali prodotti possiedono caratteristiche tecniche tali da permettere un utilizzo in numero inferiore a quello previsto dalle linee guida prescrittive precedenti. Non avrebbe senso prevedere i prodotti a maggiore assorbenza attualmente previsti sul mercato (a maggior costo), comunemente definiti "prodotti notte", senza rivedere l'organizzazione nella gestione dei presìdi: i prodotti a maggiore assorbenza prevedono un uso appropriato solo durante la notte, riservando alla gestione dell'incontinenza durante il giorno prodotti a minore assorbenza, con un cambio più frequente». Così l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi sui dispositivi per l’incontinenza consegnati dalle Asl alle Rsa. «Poiché sembra che la problematica emerga con riferimento alle strutture e non per gli assistiti a domicilio, probabilmente è sufficiente che le RSA si attivino, anche con il supporto degli aggiudicatari di gara, per organizzare in modo diverso e più appropriato l'utilizzo delle varie assorbenze previste dalla gara».
20 mar, 2024
Mercoledì 20 marzo 2024 «Il protocollo regionale per la sorveglianza degli ex-esposti amianto, approvato dalla Giunta regionale nell’ambito del Documento strategico sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro, prevede la possibilità, per i soggetti che nella loro vita lavorativa sono venuti a contatto con la sostanza, di pre-aderire volontariamente al programma di sorveglianza in esenzione di spesa, secondo differenti modalità, tra cui l’utilizzo in autonomia della piattaforma regionale Salute Piemonte e la sottoscrizione di un modulo nel rispetto della tutela del dato personale dell’interessato». Così l’assessore alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, sullo stato di attuazione del Programma di sorveglianza sanitaria per gli ex esposti all’amianto previsto dalla Giunta regionale. «La pre-adesione al programma di sorveglianza verrà avviata il 28 aprile, previo esame del documento in Commissione Sanità e sarà gestita dall’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino tramite il Centro di Riferimento per l'Epidemiologia e la Prevenzione Oncologica in Piemonte, nel quale troverà sede l’elenco regionale dei soggetti ex esposti ad amianto. L’attività di sorveglianza sanitaria – continua Icardi - sarà offerta dagli SpreSAL delle Asl piemontesi con il supporto sia della Medicina del Lavoro U - Rischio occupazionale ospedaliero dell’ AOU Città della Salute e della Scienza di Torino, sia di altre strutture sanitarie mediante accordi e convenzioni con gli SPreSAL che si occuperanno della presa in carico dei soggetti. In accordo con l’Intesa Stato/Regioni, la sorveglianza sanitaria prevederà l’erogazione di prestazioni sanitarie di primo e di secondo livello e controlli periodici per i soggetti rispondenti ai criteri relativi alla cessazione dell’esposizione ad amianto. Le strutture competenti all’erogazione delle attività di sorveglianza sanitaria saranno potenziate mediante l’erogazione di finanziamenti previsti dal documento ''Tutela della salute e sicurezza sul lavoro. Documento strategico 2024 - 2026 per i Dipartimenti di Prevenzione'', che fornisce linee di indirizzo strategiche definendo programmi di prevenzione triennale per gli anni 2024-2026, finanziato con i fondi regionali derivanti da sanzioni amministrative».
20 mar, 2024
Mercoledì 20 marzo 2024 Su proposta dell’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, martedì mattina (19 marzo 2024) il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato l’aggiornamento del quadro economico per la realizzazione della nuova Città della Salute e della Scienza di Novara. «Conosciamo l’iter particolarmente complesso di questa opera – osserva l’assessore Icardi -, che nel 2019 abbiamo trovato bloccata dall’allora ministra Grillo e che successivamente abbiamo dovuto rifinanziare con 99 milioni di euro, dopo che la gara era andata deserta. L’ulteriore incremento dei costi di costruzione e il rincaro dei prezzi delle materie prime hanno indotto la Direzione dell’Azienda Ospedaliera di Novara a sospendere anche la seconda gara e a rivedere il progetto e il piano finanziario dell’opera, che rappresenta una priorità assoluta per il territorio novarese e il Piemonte. Il costo previsto dal nuovo piano passa da 419 a 530 milioni di euro. Rimangono inalterati il contributo pubblico per la quota spettante allo Stato (189.519.300 euro) e per la quota spettante alla Regione (9.974.700 euro), mentre aumenta la quota del privato. Ringrazio il Consiglio per questa approvazione, che tutti ci auguriamo possa finalmente consentire di portare a buon fine l’esito della gara di appalto». Il Consiglio regionale ha quindi disposto di trasmettere la documentazione tecnica ed amministrativa modificata, unitamente alla relazione esplicativa redatta dall’AOU Maggiore della Carità di Novara, alla Direzione generale della programmazione sanitaria del Ministero della Salute in attuazione dell’Accordo di Programma sottoscritto il 17 novembre 2022, per la valutazione di competenza ministeriale sulla conformità delle variazioni agli obiettivi generali dell’Accordo.
19 mar, 2024
L'assessore alla Sanità Luigi Icardi si esprime sui tagli PNRR
19 mar, 2024
L’assessore alla sanità del Piemonte interviene sulle liste d’attesa
19 mar, 2024
Luigi Icardi, assessore regionale alla sanità: «ottima risposta sul territorio, il Piemonte rifinanzia il servizio con un milione e 800 mila euro»
18 mar, 2024
Elicottero del 118 precipitato, solidarietà all’equipaggio dall’assessore alla sanità del Piemonte Luigi Icardi: «grande merito ai professionisti del soccorso » 
15 mar, 2024
Luigi Icardi: «Il Piemonte capofila della ricerca sul rapporto tra alimentazione e salute»
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