Cosa vorresti che la Regione facesse per te?

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Il mio impegno per la prossima legislatura

Dall’agricoltura alla sanità, dalla tutela della produzione agroalimentare al sostegno alle micro-imprese. Inviami su WhatsApp le idee che vorresti vedere realizzate in Piemonte nei prossimi 5 anni.

01 SANITà

Edilizia sanitaria

La straordinaria mole di investimenti, oltre 4 miliardi e 300 milioni di euro, messi in campo dal Piemonte sul fronte dell’edilizia sanitaria, necessiterà di una costante attenzione per il rispetto dei cronoprogrammi concordati nei protocolli istituzionali. Un impegno sul quale la Regione Piemonte ha già dimostrato grande affidabilità, sbloccando cantieri fermi da decenni.

Assunzioni personale sanitario

Il piano di duemila nuove assunzioni di personale sanitario concordato con le Organizzazioni sindacali sarà certamente una priorità nel programma del Centrodestra nella prossima legislatura.

Medicina territoriale

La scadenza, nel 2026, del piano di realizzazione delle nuove strutture sanitarie di prossimità (Case di comunità, Ospedali di comunità e Centrali operative territoriali) detterà l’agenda della riorganizzazione della medicina territoriale, un impegno prioritario scaturito dall’esperienza maturata durante la pandemia.

02 AGRICOLTURA

Tutela dell’economia agricola

L’incremento indiscriminato dei costi di produzione, l’aumento sproporzionato del prezzo del gasolio agricolo, la drastica riduzione dei margini di guadagno, gli scarsi investimenti di Agea nei Centri di assistenza Agricola e, soprattutto, l’ormai insostenibile redditività delle aziende agricole, sempre più schiacciate dalla forza contrattuale della Grande distribuzione organizzata: su questi temi si gioca il futuro dell’agricoltura, il comparto trainante dell’economia della provincia di Cuneo. Il mio impegno in Regione su questi fronti sarà prioritario e incondizionato.

Il dovere di fare chiarezza sulla carne rossa

Non possiamo accettare che pratiche allevatoriali esistenti da millenni, vengano messe al bando da campagne basate su presunti dati scientifici, non dimostrabili e del tutto contrastanti.

E’ dimostrato che l’allevamento non impatta sulle emissioni di gas climalteranti, ma, al contrario, contribuisce a ridurne la presenza, perchè la quantità di carbonio catturata è del 10% più elevata di quella emessa.

Gli errori di valutazione che sta commettendo la Commissione Europea per mantenere gli equilibri politici che vedono gli ambientalisti svolgere un ruolo di ago della bilancia, sono riconosciuti da tutti i ricercatori indipendenti e creano preoccupazioni sul futuro agroalimentare dell'Europa.

Nel nome della falsa sostenibilità, finiremo per importare tutto da  Asia, Sud America e Cina, dove le politiche europee non possono arrivare.

L’emergenza della razza bovina piemontese

Sono riconoscente verso le associazioni, come Coalvi, Anaborapi, Arap, insieme alle imprese di commercializzazione, che da sempre collaborano fattivamente con la Regione Piemonte, nel comune intento di migliorare la qualità degli allevamenti e la razza Piemontese, unanimemente riconosciuta tra le più quotate al mondo per l’elevato pregio delle sue caratteristiche organolettiche e nutrizionali.

Un settore che sta pesantemente subendo la demonizzazione in atto da parte dell’opinione pubblica sul settore zootecnico, a cui si è recentemente aggiunta la “minaccia” della carne sintetica, da alcune fonti prospettata come l’alternativa alla produzione degli allevamenti tradizionali.

Dobbiamo essere pronti alla sfida della qualità: la battuta al coltello di Fassona e il Gran Bollito del bue grasso, in cucina non temono confronti.

La distintività garantita dagli allevamenti bovini di razza Piemontese è un unicum che la carne sintetica non può proporre, in quanto frutto di un processo di omologazione.

La sicurezza alimentare, invece, deriva proprio dalla diversificazione produttiva. Quella che i bovini dei nostri allevamenti ben garantiscono, attraverso un percorso di selezione genetica che va proprio nella direzione di quella trasparenza e tracciabilità sempre più richiesta dal consumatore attento, che chiede informazioni chiare.

Lo stesso valga nei confronti degli insetti, che l’Europa vuole propinarci sotto forma di cibo e sui quali è necessario richiamare il rispetto degli standard di sicurezza alimentare che, come per ogni altro prodotto alimentare, non deve essere data per scontata.

Il mio impegno per la carne di Razza Piemontese è per un sistema zootecnico caratterizzato dalla prevalenza di piccoli e medi allevamenti, con il lavoro diretto e manuale dell’uomo; dove si pratica il ciclo chiuso (nascita, allevamento, finissaggio, con foraggio prodotto in azienda); dove buona parte degli allevamenti è insediato nelle zone alpine e prealpine che garantiscono eccellenti condizioni climatiche e di benessere per gli animali.

03 TRASPORTI

Autostrada Cuneo-Asti

La questione dell’autostrada è una storia infinita, che però deve finire. Siamo a un passo dal completamento dell’opera, ma la guardia non va abbassata e l’impegno in Regione su questo fronte deve essere totale, perché l’economia della provincia di Cuneo non può continuare a pagare il prezzo altissimo di un atavico isolamento dovuto alle gravi carenze della viabilità.

Tenda Bis

Sempre sul fronte della viabilità, il primo impegno in Regione deve essere il completamento ad ogni costo e nel più breve tempo possibile del tunnel del Tenda, la più grave emergenza cuneese (e regionale) in materia di collegamenti viari. Un’opera senza la quale, non ha senso ragionare di altro.

Trasporti ferroviari

Il treno è sempre più il mezzo del presente, oltre che del futuro ed è indispensabile che gli studenti, i lavoratori e le aziende della provincia di Cuneo possano usufruire di un servizio ferroviario adeguato alle necessità. Il mio impegno in Regione sarà per riattivare i servizi ferroviari nelle aree maggiormente scoperte, tra le quali tutta la fascia territoriale di fondovalle tra Cuneo e Saluzzo e la linea Ceva - Ormea.

Fondamentale sarà la riapertura della linea Saluzzo-Savigliano, anche in chiave di collegamento navetta con il nuovo ospedale di Saluzzo-Savigliano-Fossano, dove dovrà essere prevista un’apposita fermata.

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