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Il cibo è salute

Qualcuno potrebbe domandarsi cosa c’entra l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte con i prodotti dell’agricoltura… cosa c’entra l’agricoltura con la Salute? Ebbene, per dimostrare la stretta connessione tra cibo e salute, vorrei partire dalla citazione del più famoso dei medici, il sommo IPPOCRATE, che già ai tempi dell’Antica Grecia, 400 anni prima di Cristo, ebbe a sentenziare:

“Fa che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo”.

Un insegnamento che nell’Alto Medioevo venne ripreso e sviluppato dalla SCUOLA MEDICA SALERNITANA, che a sua volta può essere considerata la capostipite culturale della PREVENZIONE SANITARIA, avendo come punto di forza enunciazioni di questo tipo:

 

“Se ti mancano i medici,

siano per te medici queste tre cose:

l'animo lieto, la quiete e la moderata dieta”

 

Non a caso, uno dei primi atti che ho compiuto all’insediamento in Assessorato è stata la costituzione di un apposito TAVOLO REGIONALE di consultazione denominato proprio “Il cibo è salute”, anzi, per meglio dire, “IL BUON CIBO È SALUTE”.

 

L’obiettivo i questo Tavolo è instaurare un RAPPORTO CONTINUATIVO ED ORGANICO con le differenti componenti della “CATENA DEL VALORE” agroalimentare, chiamando a raccolta tutti gli operatori del settore agroalimentare, dai produttori (rappresentati dalle associazioni sindacali agricole) ai trasformatori (artigiani, industriali), dai pubblici esercenti agli istituti scientifici (Istituto Zooprofilattico, Arpa), dagli organi di controllo (Asl, Nas) al mondo accademico (Università, Agroinnova), in modo da poter ragionare tutti insieme sulla molteplicità delle normative europee, nazionali e regionali che spesso generano difformità interpretative, con conseguenti ritardi e contenziosi in buona parte evitabili attraverso una migliore consultazione preventiva tra le parti.

Un’attività che si sta rivelando particolarmente utile e necessaria proprio in questi giorni, nella complessa gestione della Peste Suina Africana, in Piemonte e Liguria, dove il Tavolo tra Sanità e Agricoltura risulta indispensabile per l’intreccio di competenze che attengono a questa epidemia.

 

CIBO e SALUTE giocano per molti versi la STESSA PARTITA: produttori e sistema pubblico di prevenzione e controllo lavorano entrambi al servizio del consumatore, garantendo la qualità del Made in Italy nel mondo, cioè quel valore aggiunto alla produzione agroalimentare che rappresenta una FORZA TRAINANTE DELL’ECONOMIA PIEMONTESE, come proprio QUI NEL CUNEESE ben sappiamo.

 

E’ certamente necessario armonizzare l’approccio alle problematiche del comparto, CONTRASTARE I FACILI ALLARMISMI e le notizie distorte sulla sicurezza dei prodotti alimentari, le FAKE NEWS, che finiscono per causare danni materiali e d’immagine devastanti (basti pensare alle ricorrenti “CAMPAGNE” DI DEMONIZZAZIONE riguardanti ad esempio I LATTICINI, LA CARNE ROSSA, IL VINO…).

 

Siamo certi che la cura del cibo rivesta un’importanza prioritaria nella QUALITÀ DELLA VITA dei cittadini e che riguardi l’intera filiera alimentare.

Del resto, la produzione agro-alimentare è per gran parte dei Paesi sviluppati un settore strategico, come il settore energetico, quello delle comunicazioni e quello della difesa.

Allo stesso modo, la sopravvivenza di micro-imprese che coltivano, allevano e producono alimenti in aree marginali (collina e montagna) è ormai considerata nelle politiche europee un ELEMENTO PRIORITARIO PER LA SOSTENIBILITA’ DEL TERRITORIO E DELL’AMBIENTE.

 

Sempre su questo fronte, nell’ultimo Piano regionale di prevenzione 2020-2025, abbiamo inserito uno specifico programma denominato “Alimenti e salute”, pensato e sviluppato con l’obiettivo principale di promuovere la diffusione di una cultura del consumo alimentare consapevole, responsabile e sostenibile.


Le  direttive sulle quali si muove il programma sono essenzialmente quattro:


  • Sorveglianza nutrizionale
    Si basa sull’esperienza e sulla mole significativa di dati a disposizione per l’elaborazione dei profili di salute, grazie alle sorveglianze nazionali quali PASSI, OKKIO ALLA SALUTE e HBSC, e a specifiche raccolte dati sui prodotti confezionati consumati in età evolutiva dai bambini e sulla qualità nutrizionale dei pasti offerti nella ristorazione collettiva.


  • Vigilanza/monitoraggio nutrizionale nelle ristorazioni collettive (scolastica, assistenziale, ospedaliera)
    Azioni programmate ed attuate in modo sistematico, quali la valutazione dei menu, il supporto alla stesura dei capitolati d’appalto, la formazione degli operatori delle mense, hanno prodotto una maggiore attenzione nella formulazione dei menu e una migliore gestione del rischio nutrizionale da parte degli enti gestori.


  • Comunicazione, informazione, formazione, counseling
    Negli ultimi anni sono state avviate progettazioni su importanti obiettivi di salute quali la riduzione del consumo di sale e l’utilizzo del sale iodato, la promozione del consumo di frutta e verdura, il consumo di snack salutari, la riduzione degli sprechi alimentari.

  • Malattie trasmesse da alimenti
    Il sistema di gestione delle Malattie trasmesse da alimenti in Piemonte può contare sull’utilizzo di una sezione specifica dedicata del sistema informativo regionale e da anni ormai è organizzato nel senso di un approccio integrato che promuove il coordinamento tra le diverse unità di sorveglianza epidemiologica e di laboratorio, nonché tra i differenti ambiti (umano, veterinario e ambientale) grazie alla condivisione di strumenti e procedure e l’elaborazione di specifici programmi di formazione rivolti a tutti i soggetti coinvolti nella gestione di queste malattie.

 

Mi pare così sufficientemente argomentato il nesso tra il cibo e la salute e, quindi, l’importanza dell’alimentazione come uno dei fattori che maggiormente incidono sulla qualità della vita e sulle condizioni psico-fisiche con cui si affronta l’invecchiamento.

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